sabato 31 dicembre 2011

Come preparare un caffè... speciale, il tutorial.

Cari amici e lettori, per festeggiare il 2012, l'anno dei grandi cambiamenti, voglio proporvi un mio metodo di preparazione della nera bevanda.
Niente di eclatante.
Un piccolo aiutino.
 Preparatevi un caffè con la vostra amata moka.
Con una macchina espresso il risultato sarà ancora migliore...
 Versate il caffè in un bicchiere alto almeno il doppio rispetto al livello.
 Versate lo zucchero, rigorosamente di canna.
Almeno un cucchiaio per tazzina.
Come cremosità finale il migliore è il Demerara, ma preferisco il gusto dello zucchero del Commercio Equo e Solidale, più speziato.
 Prendete un frullino montalatte e frullate per almeno due minuti.
(so cosa pensate, ma no, non è il metodo della "cremina" in quanto tutto il caffè viene coinvolto).
Ecco il risultato.
Il caffè sarà più cremoso ed ossigenato.
Al palato non ve ne accorgerete subito della differenza, ma con il passare dei minuti avrete un retrogusto mai provato in precedenza.
..particolarmente indicato per le miscele con buona dose di Robusta!
Buon caffè a tutti!
Buon 2012!

La Crisi italiana del 2012




Nel 1933 Rodolfo de Angelis si chiedeva: "ma cos'è questa crisi?".
E noi dopo quasi 80 anni insistiamo sulla stessa domanda.

mercoledì 28 dicembre 2011

Credenze limitanti e caffè.



Il nostro cervello lavora per associazioni.
La ripetitività di determinate esperienze vanno a rafforzare nel tempo le nostre credenze, o convinzioni che dir si voglia.
E queste credenze spesso si trasformano in verità assolute.
Ma rimangono pur sempre delle realtà... soggettive.

venerdì 23 dicembre 2011

Buon Natale!



Tra le tante email insulse che si ricevono in questo periodo,
una ha colpito la mia attenzione:
parlava della più bella canzone di Natale in assoluto.
Curioso sono andato ad ascoltarla, e devo dire che il suo 
allegro ritornello è veramente... contagioso.
Quindi ve la propongo per queste feste, per allietarvi
il cuore e strappare un sorriso a chi ha studiato un pò di
lingua inglese.



sabato 17 dicembre 2011

Kimbo coffee hour... con Signora.



Ernesto mi segnala oggi una simpatica curiosità:
sul sito della KIMBO caffè potrete trovare una serie di pubblicità televisive molto simpatiche e ben curate.
Questa è la prima; al secondo 25 , osservate alle spalle del protagonista.
Tra le varie caffettiere spicca una Signora della Meazza e Masciadri.

Lo stile e la classe rimangono intatte anche per le "galline vecchie"!

Turrini B.T.D.

"Lucioo, potresti dare una sistematina a questa bella Turrini?"
"C'è solo da rifare il manico e scollare la guarnizione.."
"E poi se vuoi puoi anche lucidarla..."
"E ripristinare il circuito elettrico, sai, ha più di ottant'anni.."
"E poi il coperchio è ovalizzato.."
"E poi..."

...E poi me la tengo!

ma lo sai quante ore ci ho lavorato sopra?
Poi uno si affeziona..
Si crea una bella intesa..
La curi..
La coccoli..
..E quando è perfetta, te ne devi separare.

Esiste una sindrome da restauratore innamorato?

Comunque, per i più distratti ,riecco l'unico modo intelligente per scollare le vecchie guarnizioni:
la bollitura prolungata.
Funziona sempre.
Basta avere molta pazienza, e due presine in silicone per evitare ustioni e conseguenti urla alla Fantozzi.
La Turrini è veramente una gran macchina da caffè.
Elegante.
Pratica e ben strutturata.
Armoniosa.
Ben costruita.
La caffettiera oggetto del restauro è da due tazze;
Qui sopra la possiamo ammirare affiancata dalla sorella maggiore da sei tazze.
I manici in legno la collocano certamente tra le prime prodotte, tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30.
Il castello esterno munito di vite serviva a comprimere la guarnizione tra la caldaia e la parte filtrante.
Su ogni Turrini troviamo inciso il n° di brevetto e la misteriosa (fino ad oggi) sigla B.T.D.
Sotto la base c'è un robusto tramezzo, indispensabile a dare compattezza all'insieme.

I castelli "crollati" delle Aquilas e delle Orso avevano almeno insegnato qualcosa...
Sotto la caldaia troviamo inciso il logo estremamente moderno ed il n° di serie.
Una volta aperta possiamo notarne la robustezza e la generosità degli spessori.
La tensione da 150 a 160 V ...
... ed un filtro tecnicamente perfetto.
Mi congedo regalandovi le immagini del brevetto e...
facendovi notare una bella curiosità: 
la caldaia da sola, munita di coperchio (in basso a destra) si trasformava in pratico bollitore.
Genialità d'altri tempi.
Ah, si, dimenticavo...
Brevetti Turrini Domenico.
B.T.D.

Alessi! (1)

A Crusinallo ci sono le montagne.
C'è un bel lago nelle vicinanze.
C'era la Bialetti...(sigh!)
E per fortuna c'è ancora l'Alessi.

Entrando verrete accolti da un Merdolino gigante (vedi qui sopra).
Un torrente scorre in mezzo alle due ali della fabbrica, e dona uno spettacolo surreale al visitatore.

Non vi racconterò la storia della Alessi.
I più curiosi potranno leggersela sul sito ufficiale.

Vi racconterò in sei (!) puntate cosa ho visto e soprattutto le mie emozioni.
Raccolta in una stanza di ragguardevoli dimensioni trova posto tutta la produzione attuale..
..come per esempio le miniature..
..e le caffettiere.
Acciaio e design.
Design ed acciaio.
Ogni singolo oggetto meriterebbe un post.
Ma in questa introduzione mozzafiato voglio solo invitarvi a sognare...
Chi non vorrebbe un servizio Bombè per stupire gli ospiti?
Io ho la fortuna di possedere la zuccheriera anni '50, e la uso giornalmente.
Oppure come non rimanere estasiati dinnanzi alla caffettiera napoletana 90018?
Oppure come non commuoversi con il bollitore di Sapper?
La realtà Alessi è veramente un qualcosa di diverso.
E' la dimostrazione che le idee, quelle buone, e la qualità, quella altissima, alla lunga.. pagano.


Alberto Alessi incarna lo spirito con il quale l'Italia potrebbe trovare una sua corretta dimensione industriale: non possiamo metterci in concorrenza con la Cina, 
non con oggetti di basso costo e di scarso appeal.

Ovviamente bisogna investire in progetti ambiziosi.
Bisogna essere lungimiranti.
Bisogna avere degli ottimi collaboratori.
Bisogna avere una struttura commerciale attenta alle richieste del mercato. 
Bisogna creare una "cultura del bello".
Bisogna avere coraggio.


Facile, no?
(continua)

lunedì 12 dicembre 2011

Siemens kaffee und teemaschine; meine liebe!

Ma è una teiera!
Si e no.
Vista, piaciuta, presa.
Bella da impazzire, l'ho contrattata poco o niente in quanto il venditore era veramente una brava persona...

Potevate usarla ottant'anni fa per preparavi una fumante tazza di tea ( o tè, o the che dir si voglia) oppure di caffè.
Il processo di estrazione per bollitura è il più antico in assoluto, e ancor oggi si trovano degli estimatori.
Datare questo gioiello nichelato non è semplice: dalla cura costruttiva però la immagino appartenere agli anni '30 o '40.
Anni di profondi cambiamenti socio-politici in Germania, avvenuti in seguito ad una crisi economica molto simile alla nostra attuale...

Anni di dittatura,
di voglia di riscatto,
di violenza,
di voler creare un mondo "perfetto",
di odio.

Ma tra una vetrina infranta ed una marcia in allegra compagnia, anche il nostro amico "Franz" trovava il tempo per sorseggiare un buon caffè con la famiglia.
Gradisce, mia cara, un caffè fatto con il nostro "Perkolator"?
No grazie, lo preferisco bollito.
Usiamo la nostra amata Siemens!
(la signora non aveva tutti i torti!)
Lasciamolo in infusione per 5 minuti, poi solleveremo il filtro e lo potremo versare in più riprese senza alterarne il sapore!
Ne convengo mio caro sposo...
I fori del filtro fugano ogni dubbio: molto sottili...
Perfetti per il caffè.
Bastava ruotare delicatamente il filtro...
Inserire il nostro macinato...
Aggiungere l'acqua..
Attendere..
Versare..
Sorseggiare.
E se 400 watt vi sembrano pochi...
...immaginateli applicati esclusivamente all'interno di questa protuberanza:
il filtro vi si infilava, e grazie ai tre larghi fori superiori, si creava un moto convettivo che innescava un flusso continuo proprio all'interno del filtro.
Una sorta di pompaggio ricircolante... subaqueo!

Tanto di cappello ai valenti tecnici teutonici.
Semplicemente geniali.

sabato 10 dicembre 2011

Una macchina veramente... MOLTO BELLA

Toh! questa macchina mi sembra di conoscerla.
La OMG Mignon...è proprio uguale!
Purtroppo però è un clone cinese.
 Basta prenderla in mano per capire che è "robaccia".
Eppure costa 18.90 euro!
E poi questo simboletto posto sul cappello è proprio inquietante.
Cosa dovrebbe signiFICAre?
 Ma allora cosa rende così FIGA questa caffettiera?
Forse il nome....

venerdì 9 dicembre 2011

Velden

Orsù, andiamo a vedere i famosi "mercatini di Natale" austriaci!
La relativa vicinanza aiuta.. 

Velden è una scelta in questo periodo quasi obbligata: infatti è la città degli angeli!
Una volta arrivati, decidiamo di sorseggiare un buon caffè accompagnato da un succulento krapfen;
e cosa ti trovo?
Caffettiere, macchine espresso, macinini....
Quale destino!
Qui sotto mi potete vedere mentre sto "adorando" un macinino anni '50...
La Faema... "slevata" (priva di leve) per motivi di spazio, ben si accompagna ai 5kg di caffè Segafredo.
E' proprio vero... Velden è la città degli angeli... eccone uno!
Il freddo pungente era mitigato da decine di bracieri posti nelle vicinanze delle bancarelle.
Il lago Wörthersee è veramente meraviglioso: c'è tanto silenzio, pace; tutto è ordinato e pulito.
Il pranzo... alle 16: per fortuna il ristorante funzionava non-stop. Affamati come lupi, abbiamo mangiato anche i piatti!
Lo stinco, pur se diviso in due, era decisamente...sostanzioso.
E quando scende la sera...
..la magia ha inizio!
Se poi rientrando in Italia vi vorreste fermare a Villach, 
preparatevi ad una pioggia di luci e a nuvole di profumi culinari!
Che meraviglia l'Austria... quasi quasi mi metto a studiare il tedesco.
Magari mi danno uno spazio museale per esporre le mie macchine.
Magari.
 


La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...