sabato 30 aprile 2011

Kamira dreamin'


I Mamas & the Papas ci introducono un sogno fatto realtà:
la Kamira.

Da circa un mese questo piccolo miracolo delizia il mio palato.
La schiuma...è tanta.
Ma a dire il vero è un' emulsione, non è la crema del vero caffè espresso.
In realtà poco importa, l'armonia dei sapori ottenuti è a metà strada tra un'espresso ed una presso-filtro.
Delicatissimo, ricco di profumi e di retrogusti soavi, il caffè fatto con la Kamira è un qualcosa di unico.
Difficoltà? Nessuna, almeno per i più smaliziati.
Mia moglie, spesso restia ad usare le mie "apparecchiature", se ne è impadronita in pochi giorni.
Consiglio comunque una miscela con un bel 30% di Robusta piuttosto che un 100% Arabica: il risultato "coreografico" sarà sicuramente migliore.
Adoro la montagnetta di schiuma che si forma al termine dell'estrazione, questa visione mi mette sempre di buon umore!
Poi...
...aggiungo lo zucchero...
e tutto crolla.

Ma una volta assaporato, la vera magia ha inizio!

Avrei voluto fare un' analisi tecnica della macchina, dopo aver discusso con il produttore.
Ma è impossibile contattarlo.
Ed è un vero peccato.
Forse un giorno, si farà vivo..

lunedì 25 aprile 2011

Ibrik elettrico (2)

 Trovare un'ibrik elettrico è difficile.
Trovarne due lo stesso giorno..molto difficile.
Trovarli sullo stesso banchetto... è destino.
Diverso, più massiccio e pesante del primo, anche questo ibrik ha fatto parecchi caffè prima di finire dimenticato in qualche soffitta.
Strati geologici di materia grassa erano ancora accumulati al suo interno.
Sono un pò in imbarazzo per la datazione, ma dovremmo essere attorno agli anni '30.
Il produttore misterioso BMF..
mah?
Il seriale stampigliato a mano: bellissimo!

Che dire?
Fortuna e colpo d'occhio.
Ed una gioiosa mattinata trascorsa assieme a tre splendide fanciulle.
Un vero Nirvana.

Ibrik elettrico (1)

Qui al nord-est è relativamente facile imbattersi in pentolini per preparare il caffè alla turca: i famosi ibrik.
Spesso si trovano abbinati al macinacaffè in ottone a forma di siluro.
Ma un'ibrik elettrico è un'oggetto raro, in special modo se d'epoca.
Il materiale è ramato esternamente.
L'ho trovato ad un mercatino veneto, ed il venditore, accortosi della mia competenza, mi ha ribatezzato "ocio de sepòn".
"Perchè el sepòn ga l'ocio vispo!"
 Il manico in rattan intrecciato, quale isolante termico, la colloca attorno ai primi anni del '900.
I tre spinotti servivano per l'utilizzo con le due tensioni comunemente usate all'epoca: 110 e 220 Volt.
Semplice, funzionale.
Turca.

giovedì 21 aprile 2011

Gibizita: il declino dell'epoca fascista.



Alla fine degli anni '30 queste macchinette portatili incontrarono un notevole successo.
La forma esterna richiamava le macchine da bar "a colonna", solo in scala 1:7.

La Stella fece la parte del leone, producendone in gran quantità, e quindi, fiutato l'affare, anche altre aziende del ferrarese vollero "salir sul carro dell'italico vincitore".
Tra queste ci fu la Gibizita (acronimo dei nomi dei soci... magari il dott. Cavallaroni ci illuminerà..)

A me queste caffettiere ricordano un sommergibile, ed ecco il perchè del video allegato.

"E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!"

Ma non andò proprio così.
Pochi, in quegli anni ,potevano immaginare a cosa saremmo andati incontro.
Decisioni (irrevocabili!) scellerate azzerarono un'intera generazione.
Ma la Storia insegna solo a chi ha voglia d'imparare...

La base conteneva lo stoppino e lo spirito.
Il corpo sotto alla caldaia ospitava i due bicchierini.
In meno di 3 minuti in qualsiasi luogo eravate, potevate gustarvi un delizioso espresso di caffè mescolato al surrogato di cicoria Franke!

La freccia indicava il senso di rotazione del coperchio per (A)prire l'accesso al filtro ed alla caldaia.
Difficilmente ne troverete una perfettamente "sana".
I materiali usati all'epoca erano scenografici ma nel contempo "poveri" e delicati.
Crepe, fessurazioni e distacchi di cromature sono molto frequenti.
Per questo motivo trattatele con cura e rispetto; povere anziane signore...
se lo meritano.

Cara... vado a bermi un caffè al bar!

 

Il vostro bar è un pò "fiacco" a causa della crisi economica?
Gli affari non "tirano" più come dovrebbero?

Ecco la soluzione direttamente dal Vietnam!

C'è un settore che non è mai in crisi: il maschio perennemente arrapato.
Se poi il caffè costa 5 volte tanto...
...sono soldi ben spesi, se confrontati a quelli "buttati via" nei poker elettronici che affollano i nostri locali, e mandano sul lastrico interi nuclei familiari.

Meglio l'occhio lascivo...
O lo sguardo fisso nel vuoto davanti ad una macchinetta?

domenica 10 aprile 2011

La Velox di Rino Cazzanti





Nessun dorma! Nessun dorma!
Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza
guardi le stelle che tremano
d'amore e di speranza!

Ma il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprà
No, no, sulla tua bocca lo dirò,
quando la luce splenderà!
Ed il mio bacio scioglierà
il silenzio che ti fa mia!

Il nome suo nessun saprà
E noi dovrem, ahimè, morir, morir.

Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle! All'alba vincerò!
Vincerò! Vincerò!

Il 7 marzo 1922 il sig. Rino Cazzanti registrò con il fascicolo 23462 presso la Procura di Milano il marchio "Velox" per "macchinette da caffè espresso per famiglia".

Iniziò quindi a produrre una delle macchine a spirito più ricercate dai collezionisti.

Cos'ha di speciale la Velox?
E' rara. anzi rarissima.

In queste condizioni poi...
Eccellente.
Da 6 tazze poi... 
immensa! unica!
L'altro motivo per il quale è ambitissima è la sua bellezza oggettiva.
E dirompente!
Ogni suo particolare trasuda storia e amore.

Quante Velox ci saranno in giro per il mondo?
Qualche decina?


Una delle più belle è questa: come spesso accade il proprietario è un fortunato collezionista felsineo,
io ho solo avuto l'onore di ridarle un pò di lucentezza.

Ammiratela in tutta la sua perfezione.
L'anello portacaldaia basculante consentiva di inserire agevolmente il beccuccio nella caraffa a servire.
La guarnizione è quella originale, e tutt'ora è odorante di gomma stracotta.

Il pomello in legno ci ricorda la forma di un turbante indiano. Ergonomico ed anch'esso perfetto.
I segni inequivocabili di una pinza sul nottolino di bloccaggio mi rattristano, pensando a quanti ignorano le più elementari tecniche di restauro.
Come sempre ringrazio la buona sorte che mi ha regalato delle "ore liete" con questa anziana signora.

sabato 9 aprile 2011

La misteriosissima (2)


Ed ecco svelato il mistero:
3 parti

1 contenitore
1 filtro
1 pressa 




 Tutto chiaro?
?? NO ??

Quando ho pubblicato la prima parte?
Una settimana fa.
più precisamente il 1° aprile.

Scherzetto!!!


Non ho mai detto che si trattasse di una caffettiera.
Infatti è qualcos'altro.




E' uno spremiagrumi.
Bellissimo, anni '50, e perfettamente funzionante.

Avete sorriso?
Bene, continuate così per il resto della settimana.

lunedì 4 aprile 2011

Caffè aromatizzato

Torino (Piemonte), Elettrodomestici in vendita

Macchina orinale x il caffe



Inviato da alessandra Oggi, 13:49. Modifica, Elimina, Promuovi il tuo annuncio



Prezzo: 70 € Comune: Pinerolo


vedesi macchina x il caffe modello a modo mio 
 
 
Egregia Alessandra, la macchina sarà anche a modo suo, ma mi consenta... che schifo!
Quale tipo di urina è più utile impiegare? mi dicono che quella di primo mattino è la più ricca di sali minerali..

sabato 2 aprile 2011

L'Atomic "genuina"

 

Invito tutti i fortunati possessori dell'Atomic a visionare questo bel video pubblicitario anni '80.
Beh, facciamo anche i simpatizzanti...

Non me la sento di affrontare lucidamente il discorso del perchè questa macchina è qui definita "genuina".
Processi, diatribe, insulti e minacce, falsi storici più grandi della Donazione di Costantino... 

Basta!

ho vissuto un'esperienza traumatica in un forum australiano e non ne posso più.

Per me le Atomic sono quelle di Robbiati e quelle di Stern.
Tutto il resto sono "qualcos'altro".
E, parafrasando certi esperti... "Se lo dico io, allora è la verità assoluta ed indiscutibile"

Elebak 2 : il paradiso del collezionista


Spesso vi sarà capitato di non comprare una macchina splendida perchè mancante di un particolare.
Una delle situazioni peggiori è l'assenza di pomelli, sfere o maniglie in bakelite.

Per fortuna che esiste la Elebak 2, specializzata in questi piccoli accessori.

Anni fa la Elebak produsse perfino delle belle caffettiere, di non facile reperibilità.

La qualità dei prodotti è ottima, ho ordinato un piccolo stock  e quindi lo posso affermare a ragion veduta. Indistinguibili da le stesse parti prodotte negli anni 50 - 60.
Contattate tutti la gentilissima sig. Barbara, ed acquistatene in profusione!



venerdì 1 aprile 2011

La misteriosissima (1)


Una rarità di questo tipo non me l'aspettavo, ma il mitico 
Lucianone ha voluto farmene omaggio inaspettatamente.


 Il metodo di estrazione è unico al mondo e quindi voglio creare 
un pò di suspance!

Vediamo se qualcuno tra voi ce l'ha.
Per me è una specie di prototipo.
Pazzesca.

 Forza! sotto con le idee!!!!
A percolazione?
A pompa inversa?
A vapore?
Tra una settimana la soluzione al mistero.

La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...