sabato 29 giugno 2013

Stranezze felsinee



E' bello poter viaggiare.
Scopri un mondo nuovo a pochi chilometri da casa.
Così per esempio trovi un mercatino... perfetto.
Silenzio.
Oggetti interessanti..
Venditori addormentati....
La pace assoluta.
Poi magari vedi delle moke... inusuali.
 
O il tuo compagno di viaggio utilizza compulsivamente  questo misterioso oggetto color oro...
Vediamo chi indovina per primo a cosa serve!

AAA Victoria Arduino in vendita


Oggi vi consiglio l'acquisto di questa Victoria Arduino.
Una gran bella macchina da bar, proposta ad un ottimo prezzo.
Lo stile è retrò ma è più recente di quanto possiate immaginare.
Una lucidatina leggera e farà un figurone, oltre a prepararvi un ottimo caffè (previa manutenzione...)
per informazioni scrivete a Liliana !

Lo scotto da pagare


Ricevo quasi ogni giorno richieste d'informazioni, di chiarimenti, di foto e quotazioni.
Talvolta qualche venditore occasionale mi chiede expertising gratutiti.
Quando posso rispondo subito.
Quando conosco bene le cose le dico.
Quando mi chiedete una quotazione la faccio sempre con logica statistica, escludendo picchi anomali al ribasso o al rialzo.

Tutto questo ha un prezzo:
entrerete a far parte della mia mailing list.

Se però una mail al mese vi sembra troppo basterà chiedere di essere rimossi.

venerdì 28 giugno 2013

Moretto

Tra le centinaia di oggetti visti nello scorso week end
questo Moretto merita un posto d'onore.
Vuoi per il nome.. (che volete, mi ricorda il mitico Andrea!)
Vuoi per il ricordo delle caramelle che mangiavo da bambino...
Vuoi per l'aria frizzante di Modena...
Vuoi per l'atmosfera ormonale che si respirava attorno a questo banchetto...
Questo Moretto mi è proprio piaciuto!
(sollevando il fez si potevano "pescare le deliziose caramelle")

giovedì 27 giugno 2013

Gonzaga e sincronicità



"Considerata  superficialmente come un'autentica antitesi della causalità, la Sincronicità rappresenta di fatto una modalità di apparente "assemblaggio di fenomeni" attraverso il quale si arriva a coincidenze e a corrispondenze significative."


A Gonzaga!
Come due novelli Capitani di Ventura, Lucio da Trieste e G.G. da Bologna
cavalcarono il loro fido destriero
fino ai limiti del mondo da loro conosciuto.
Incontraron taluni oggetti misteriosi che furon da essi assai graditi:
coppe da sidro recanti arcaiche formule magiche..
..sovrammobili in bianca ceramica dalla (mal celata) cinese provenienza...
...ed un tostìn per abbrustolire lo verde seme, per poi ottenere lo vin d'Arabia
"che ti permette di disarcionare quaranta cavalieri e di soddisfare altrettante donne".
E per terminàr, due robusti mortai africani, recanti seco una pergamena vergata da un dotto sapiente che li collocava nell'anno del Signore 1300.
Miracolo!
Splendidissimi oggetti nati prima del seme degli alberi dai quali provennero.
E dispendiosi quanto un carro colmo di sete orientali e misteriosi animali scolpiti nella giada!
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E la sincronicità?


La sera prima, leggendo un nuovo libro sulla storia del caffè avevo notato il mortaio di sinistra.
Mai visto prima in vita mia.
In quasi 200 pagine questo era stato l'oggetto che più mi aveva colpito.
"Vorrei proprio trovarne uno ad un mercatino antiquario".

Ma che bella coincidenza!
O no?

Malgrado te.. arriveremo a Roma






Il titolo un pò criptico è dedicato "alla faccia di chi ce vole male"...

Ed è tratto da una canzone che ha una serie di attinenze con queste foto.
Una canzone che ho amato fin da bambino, cantata da un Antonello Venditti molto ispirato.

Partirono in due ed erano abbastanza
un' Atomic, una Orso e molta fantasia
e fu a Bologna che scoppiò la prima moka
tra una festa e una piadina di periferia
e moka o non moka noi, arriveremo a Roma, 


malgrado voi

A Sasso Marconi incontrammo una ragazza
che lavorava in un bar sull'orlo di una piazza
noi le dicemmo vieni dolce sarà la strada
lei sfogliò il Bramah e poi ci disse no
ma moka o non moka noi arriveremo a Roma, 


malgrado voi....

Siamo in un bar vicino a Bologna: l'ennesimo collezionista!
Ma in quanti siamo?
E' una vera e propria epidemia.
Ho voluto fotografare qualche macchina decisamente splendida:
qui sopra abbiamo una Neowatt estremamente rara.
L'altra rarità è una Fontanella color blu-violetto: da brividi!
Tante macchine già viste...
...ed alcune solamente sognate.
Mi scuso per quest'ultima foto mossa, ma quando vedo così tanti gioielli vengo colto dalla sindrome di Stendhal.

mercoledì 26 giugno 2013

Kamira news





L’invenzione di Rino
“Kamira, la caffettiera
dall’anima verde”

giuseppe bottero
italia
Se in Italia l’espresso del mattino è un rito irrinunciabile, per Rino Santoro, siciliano, quella tazza bollente è sempre stata molto di più: un’ossessione. Scartata l’idea del bar - troppo costosa -, archiviate una dozzina di macchinette elettroniche, Rino decide di crearsi la soluzione in casa. Anzi, in terrazza. Spinto dal sogno della «caffettiera perfetta», 15 anni fa, lascia il suo lavoro da commerciante e inizia a smontare e ri-assemblare le vecchie moka in acciaio trasformandole in una nuova, artigianale, macchina per il caffè. Low cost, perché non servono cialde ma semplice miscela macinata, ed ecologica. «Le cose più semplici sono le migliori e durano più a lungo» dice. 

Il primo prototipo è datato 1998: pochi mesi e arriva il brevetto. «A pensarci oggi è stata una follia - spiega - si trattava di un settore in mano a colossi che avevano a disposizione esperti, tecnici, chimici, laboratori e grandi capitali». Eppure Santoro capisce che c’è spazio: coinvolge parenti e amici, sfida lo scetticismo e investe tutto su Kamira. «Mio padre ha avuto una pazienza infinita. Quando c’era una battuta di arresto, si allontanava nervoso. Ma è stato il mio fan più grande». 

La forza di Kamira, dice Santoro, è mescolare tradizione e nuove tecnologie: esattamente come una pentola, funziona con qualunque fonte di calore: «Si può usare a casa e in ufficio, ma è ideale anche per i viaggi, la nautica e il campeggio». La prima sfida - vinta - è contro la burocrazia. Per vedere la caffettiera perfetta dietro le vetrine di un negozio ci sono voluti cinque anni. È così soprattutto sul web che l’artigiano siciliano riesce a sfondare: il sito è subito cliccatissimo, e la favola del caffè a 4 centesimi - nei bar d’Italia costa un euro, le cialde casalinghe almeno 20 centesimi - rimbalzano tra blog e social network. Il resto lo fa il background da commerciante: fiere di paese, mercatini equo-solidali.  

Kamira, sorride Santoro, un po’ anarchico, un po’ uomo d’affari, ha un’anima verde: «Normalmente la pressione delle macchine da bar è molto elevata, 15 atmosfere, mentre la nostra macchina lavora a tre atmosfere, garantendo maggiore sicurezza anche nell’uso domestico. E il risparmio in bolletta è sicuro. Il vantaggio è soprattutto nel gusto, perché con Kamira non si raggiungono i 100 gradi, si arriva a circa 93: il caffè scende per gravità e gli oli della miscela non vengono bruciati, si preserva il sapore». 

La macchina è in grado di fare due caffè contemporaneamente. Nei bar delle grandi città, presi d’assalto dai clienti del mattino, pensare di sostituire quelle prodotte dai colossi della grande distribuzione è un’utopia. Santoro, però dalla sua terrazza vista mare risponde con un sorriso. «Vale la pena aspettare qualche secondo in più e godersi il sapore di un vero caffè, non crede?» 

venerdì 14 giugno 2013

Gianni Pistrini su Rai 2

"Divieto di sosta": attualità e, soprattutto, informazione: è questo il nuovo format televisivo del primo pomeriggio estivo di Rai 2. La messa in onda, dal lunedì al venerdì alle ore 14, il nuovo programma condotto da Chiara Lico.
avviato lunedì 10 giugno, venerdì 14 giugno le telecamere si trasferiranno in piazza Unità d'Italia a Trieste, quando si parlerà soprattutto di caffè. A esserne coinvolti il professore Renzo Crivelli, ordinario all'Ateneo triestino, esperto joyciano e Mario Giacca che parlerà di una ricerca sul cuore, oltre a un triestino doc che ha fatto della sua curiosa dote una professione. Parliamo di Gianni Pistrini, tecnico-assaggiatore di caffè. Tale è la sua passione che ha pure realizzato un museo dedicato all'aromatico chicco. Una sezione di esso è ospitato all'interno del Museo Commerciale della Camera di Commercio di Trieste in via San Nicolò al numero 7.
La trasmissione televisiva intende raccontare in diretta la storia dell'Italia nascosta, attraverso i racconti delle persone, mettendo in luce le storie che sono sotto i nostri occhi e magari neppure ce ne accorgiamo.
Un itinerario che percorrerà l'intera Nazione dalle Alpi al Mediterraneo, attraverso la ripresa di luoghi suggestivi e situazioni di vera eccellenza della provincia italiana.
Lo slogan della trasmissione Divieto di sosta è: "vietato fermarsi e vietato non interrogarsi sui tanti temi che fanno del nostro Paese un'entità comune tra le tante differenze e le tante contiguità".

lunedì 10 giugno 2013

Un piccolo sfogo

Ebbene si, sfogarsi fa bene.
Magari non fa bene a chi ti ascolta ed assorbe parte della nostra rabbia.
Quindi ho pensato di diluire la cosa in rete, attraverso la mia personale "finestra sul mondo".

Siete pronti?

Da sempre mi ritrovo a soffrire per le ingiustizie.
Una sofferenza indicibile, radicata nel profondo della mia anima.
Quindi, quando suppongo di intravedere un'ingiustizia, o una truffa perpetrata con arroganza "berlusconiana" 
(si, l'ho fatto, embè? nego l'evidenza e me ne vanto!),
perdo ogni controllo e rischio di diventare "sgradevole".

Ieri pomeriggio sapevo bene che avrei dovuto confrontarmi con uno di questi "consueti imbrogli".
Eppure in cuor mio speravo.
Eppure ci volevo credere.
Proprio perchè la nostra Società, il mondo che pensavamo di conoscere, sta lentamente affondando come il Titanic.
Pensavo: "arriverà un punto di svolta?" ..."arriverà il momento nel quale la coscienza collettiva si risveglierà?"... "arriverà oggi il momento nel quale la giustizia trionferà?".

Ovviamente non è arrivato.
E mi sono indignato.
E mi sono incazzato.
Non tanto per le mie sensazioni, ma per il senso di rassegnazione di un folto gruppo di persone sensibili ed energeticamente "pulite".
Derise, calpestate, umiliate e... silenti.
Tremendamente silenti.

Ecco, quel silenzio mi ha devastato, mi ha fatto piangere, mi ha fatto male più di tutto il resto.

Gli anni '70 erano gli anni della contestazione.
Gli anni '10 sono gli anni della sottomissione.

Voglio solo mandare un messaggio di speranza a chi sa di cosa sto parlando:
le cose cambieranno.
oh si, cambieranno.



domenica 9 giugno 2013

AAA Vendesi Vibiemme Domobar

L'amico Marco, compagno di scorribande al caffè via internet,
vuole vendere la sua splendida Vibiemme.
Se qualcuno fosse interessato, la macchina è collaudata, famosa, robustissima e capace di regalare molte soddisfazioni.
Potete contattare Marco scrivendogli direttamente qui (click sul link)





mercoledì 5 giugno 2013

You can do Magic




All'interno del variegatissimo mondo delle macchine da caffè talvolta ne possiamo incontrare alcune "magiche":
certe sono più ricche di fascino, mentre altre nascondono segreti spesso inaccessibili alla maggior parte degli appassionati.
Quest'oggetto in alluminio francese è certamente magico.
Mi ha stregato, ammaliato, circuìto, annichilito.
Nell'annuncio non si specificava bene l'uso: una teiera, una caffettiera ad infusione?
Cos'era?
In molti l'avranno vista ed avranno pensato: "chissà a cosa serve?".
Io l'ho vista ed ho pensato: "è una vacuum, una macchina da caffè a depressione".
E per 5 giorni mi sono scervellato cercando di immaginare come potesse funzionare.
Poi ho capito; non poteva funzionare, mancava un filtro.
L'ho voluta quindi, e mi è arrivata.
Ho bucato un filtro di una moka, e ci ho fatto subito un caffè, giusto per fugare ogni dubbio.
Funziona!
E' MAGICA.
La parte più interessante è la ventola interna.
Il filtro rimane bloccato grazie alla molla che lo mantiene in sede, mentra la "ventola" ha la possibilità di salire lungo l'asse del perno centrale.
Quando l'acqua risale verso l'alto sospinta dal "cuscino" di vapore, la ventola inizia a girare, mescolando automaticamente (e direi anche magicamente) la miscela di acqua e caffè macinato.
Rimuovendo il tutto dal fuoco, il vuoto che si crea conseguentemente al rapido raffreddamento del vapore, aspira immediatamente l'infuso verso il bricco inferiore.
Altrimenti svitando il tappino potremo avere una percolazione più lenta, a gravità.
Questione di gusti.
La Magic è davvero speciale, e stilisticamente bellissima.
E' geniale.
E' molto francese.

J'adore Magic!

Latte art anche a Gradisca d'Isonzo!!

Buon cappuccino a tutti! slurp!

domenica 2 giugno 2013

Sapori tra Mare e Carso (2)



Le belle iniziative hanno bisogno di tempo per prendere piede!
Per questo motivo guardiamo con fiducia al prossimo anno, assieme a Fabrizio Polojaz della Primo Aroma (a sinistra) ed il titolare del bar Inter di Sistiana (al centro).
Ospite gradita di quest'anno la celeberrima pittrice Serena Ferletti, grande appassionata di caffè ed estimatrice del caffè Primo Aroma.
Un paio di Moke...
...ed una coppia di "matti" hanno animato la mattinata di una manciata d'ospiti (che peccato... per chi non c'era!)
Gianni Pistrini e Fabrizio Polojaz ci hanno fornito tantissime informazioni sul caffè e su Trieste.
La mia performance ha riguardato la storia (semi sconosciuta ai più) della moka Bialetti.
Una storia affascinante e ricca di colpi di scena.
Una storia che non troverete sul sito della Bialetti.
Volete conoscerla?
Venite alle mie prossime conferenze!
Poi è stata data la possibilità ai partecipanti di prepararsi un espresso: 
qualcuno ha ben pensato che il battifondi fosse un oggetto da percuotere con tutta la forza possibile, andando a creare un'onda d'urto sentita dai sismografi locali e stimata come un 2° grado della scala Mercalli...
Per terminare la giornata in bellezza perchè non fare un salto a Trieste ad un'asta ed aggiudicarsi un quadro dimostrativo sul caffè brasiliano degli anni '40?
Ed infatti...


Qual'è la temperatura del tuo espresso?

Chiedo perdono a tutti gli esperti e i "guru" maniaci dell'espresso perfetto, ma non posso pensare di misurare con sonde od orpelli similari la temperatura dell'acqua in uscita.
Quindi vi illustro il mio metodo semplice semplice:
la temperatura dell'acqua è influenzata da quanto tempo la vostra Elektra rimane accesa, quindi prima di preparare il vostro caffè espresso vi consiglio di azionare la pompa con il portafiltro innestato, riempiendo da uno a cinque bicchierini o tazzine.
Capirete di aver raggiunto la giusta temperatura quando l'acqua sarà torbida come nella foto sottostante.
Poi togliete il portafiltro, asciugate il filtro con un panno apposito, e sarete pronti a deliziarvi il palato.
Senza nessun termometro elettronico.

La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...