domenica 23 ottobre 2016

Bacchi Edwige: una gioia per pochi (forse)

Osservatela bene: questa è una caffettiera ideata e prodotta da Andrea Bacchi.
6 esemplari in tutto.
Tornita dal pieno.
Il che significa che nasce da una barra enorme di alluminio.
Non ci sono particolarità tecniche evidenti se non per il fatto che la caldaia letteralmente "scompare" all'interno della cuccuma superiore.


Tutto il resto è puro design.
Il coperchio? Non serve.
Toccarla con mano lascia senza fiato.
Un vero gioiello
Chi la volesse... non può.
Questi sono prototipi. 

Però se riusciremo ad essere un bel gruppo di interessati si potrà avviare una piccola produzione a tiratura limitata.
Io sono già prenotato per due pezzi.
Un altro innominabile pure...
Scrivetemi!

Triestespresso People 2016












Tablì


 Tablì è un progetto davvero geniale. 
Cliccate sul link e scopritelo nei dettagli!

Snider Milano, via Fiamma 19


Pubblico l'intervista al sig. Grilli di qualche mese fa.
Rimango a disposizione della famiglia Snider per eventuali rettifiche e precisazioni.
Per ulteriori informazioni sulla Snider - Edisonia vi invito a leggere con estrema attenzione il post di Pootoogoo che mette finalmente in chiaro un mistero dei primi anni del '900.


Sono Roberto Grilli, e sono nato a Milano nel 1949.
Mio padre Alfredo, classe 1911 era Capo officina alla Snider.

Costruivano le macchine da caffè partendo da zero, lavorando le lastre di lamiera e di ottone cromato.
La Snider produceva macchine da caffè da bar da 2 fino a 5 gruppi.

La fabbrica chiuse i battenti nel 1959, fallita a causa di lotte interne alla successione: Guido Snider aveva 4 figli e una delle figlie pretese la liquidazione di crediti non riscossi portando la ditta al fallimento.

Guido Snider aveva due grandi passioni: i quadri antichi e la fotografia di fine 800 inizi 900, e pagava qualcuno per farsi aiutare nella ricerca e la gestione dei dipinti.

Noi abitavamo in via Fiamma 19: al piano terra c'erano le officine e nei piani superiori gli uffici e gli appartamenti.Guido durante la seconda guerra mondiale si ruppe una gamba perchè doveva trasportare farina per il mercato nero.
Acquistava anche i bossoli in ottone dai tedeschi per poi utilizzarli nella costruzione delle sue macchine.
Era un pò come Paperon de Paperoni: stava attento a tutto, in special modo ai soldi. Quando mangiava il pollo faceva sempre la conta delle ossa per verificare se aveva mangiato tutto...
Prima della guerra frequentava sempre le fiere, ricordo che mi raccontava di Berlino, e anche in trasferta non perdeva mai l'occasione di fare affari sottobanco e intrallazzi vari.
Snider era probabilmente un cognome tedesco (Schneider in tedesco significa sarto); la madre di cognome si chiamava Cairo.
Noi abbiamo continuato ad abitare lì e siamo rimasti fino al 1993.
Ricordo che Guido ottantenne veniva a trovarci dopo la sua passeggiata serale e poi rimaneva a chiacchierare fino alle 2 del mattino.
Mia madre era come una sua figlioccia, infatti abitava lì dal 1928.
La casa venne bombardata, ma i danni furono irrilevanti: nonostante ciò Guido cercò di ottenere rimborsi sostanziosi portando all'ufficio competente un pezzo di una bomba esageratamente grande prelevata chissà dove per dimostrare i danni subiti... lo cacciarono spiegandogli che con quella bomba non sarebbe rimasto più nulla del suo edificio.
I figli di Guido si chiamavano Aurelio (Nene), Guido Junior (Dodo), Bianca Maria (Mary), e Adele (Rosy).
Aurelio si nascose per un perido a casa nostra dopo l'aprile del 1945, braccato dai partigiani, perchè durante l'occupazione tedesca aveva fatto il bookmaker abusivo di scommesse ippiche per il generale Wolff.


 


mercoledì 19 ottobre 2016

Cafèstival





Novembre 2016, a Bologna sarà Cafèstival!

Il 5 e 6 novembre 2016 si svolgerà il Cafèstival, kermesse tutta da gustare dedicata al caffè.

1200 mq. di espositori, conferenze, spettacoli, curiosità, spazio museale, musica e tanto altro

per celebrare la bevanda più famosa del mondo.

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Si chiama Cafèstival ed è una nuova manifestazione pensata per dare al caffè ed al

mondo che lo circonda una vetrina inedita per presentarsi al pubblico in modo accattivante

e originale. Un viaggio nel caffè e in tutti i suoi aspetti, da quello di chi il caffè lo produce a

quello di chi con il caffè, o con quanto gli ruota intorno, ha saputo creare un business, fino

a quello del caffè come protagonista nel mondo della cultura, dell’arte, della letteratura e

del costume.

Il 5 e 6 novembre 2016, Palazzo Albergati a Zola Predosa (BO) si colorerà delle sfumature

della nera bevanda, ospitando questo evento ideato dall’agenzia di comunicazione

“Comunicatori su Misura” di Bologna. Due giornate in cui il pubblico potrà degustare caffè

di ogni genere, ma anche partecipare a cooking show ed esibizioni di maître gelatier,

rivivere i grandi momenti della pubblicità a partire dagli anni ’50 ad oggi, scene di film e

video musicali.

E non poteva mancare un’area museale con macchine del caffè d’epoca, curata dalla

torrefazione Caffè Cagliari che, insieme a Caffitaly, Wega e molti altri, animerà l’area

espositiva dove i visitatori potranno degustare e acquistare tantissime varietà del chicco

nero. Infine, attenzione anche ai bambini che potranno esercitarsi in laboratori dedicati al

caffè nell’area a loro dedicata “Chicco chicco”.

Uno dei piatti forti della manifestazione è rappresentato da una serie di brevi conferenze

(di 30’ l’una) tenute da personaggi del calibro di Claudio Magris e Roberto Finzi, Donald

Sassoon, Silvia Evangelisti, Manuel Terzi, Lucio Del Piccolo, Francesco Barbagallo,

Matteo Severgnini, Marco Prandi, Paolo Ferrari, Raul Melotto, Roberto Trevisan,

Adriano Bassi e Franco Pezzini.

Il Cafèstival, per i suoi contenuti ha ottenuto Patrocini da Comune di Zola, Provincia e

Regione Emilia Romagna, oltre a il Resto del Carlino, Confesercenti e Camera di

Commercio di Bologna.

Per conoscere tutti i contenuti della manifestazione e per ulteriori informazioni:

www.cafestival.it

Marco Meletti Comunicatori su Misura Ufficio 051/6145885 Mobile 373/7064662

domenica 9 ottobre 2016

venerdì 7 ottobre 2016

Il caffé. Lussana, Filippo, 1820-1898

Già alla fine dell'800 erano chiare due realtà, che purtroppo ancora oggi ci trasciniamo dietro per ignoranza del consumatore e furbizia di alcuni torrefatori.
Non faccio nomi...

Avvertasi che la troppa torrefazione fa perdere
quasi tutto l'aroma.

Non conviene poi comprare il Caffè già torrefatto
e macinato, perchè vi si può per frode mescolare
il cosi detto Caffè di Cicoria, o di Ghiande, o d'Orzo,
od altra sostanza abbrustolata.

La caffettiera più rara ?

rarità s. f. [dal lat. rarĭtas -atis, der. di rarus «raro»]. Oggetto (soprattutto d’arte o da collezione) raro, difficile a trovarsi in quan...